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I cambiamenti climatici cambiano il volto di Barzanò

Un anno fa, e precisamente il 28 ottobre 2018 un vento fortissimo proveniente da sud , abbatteva diversi pini su un terreno a ridosso della strada provinciale, costringendo alla chiusura l’importante arteria e obbligando a dirottare il traffico sulle vie comunali. Per due giorni, lunghi incolonnamenti di mezzi leggeri e pesanti hanno interessato le vie del centro paese. Via Roma, via Garibaldi e Viale Manara.

Nelle stesse ore fu colpita la pineta del cimitero, via Grandi e via Matteotti dove sono stati abbattuti dalla furia diversi alberi, in particolare pini. Fortunatamente in tutti i casi si sono verificati danni a cose ma non a persone.

Nei due giorni successivi tutti si ricordano il cataclisma avvenuto sulle montagne in diverse regioni, quali il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Lombardia e il Friuli. Seicento millimetri di pioggia caduti in 48 ore e successivamente venti a 200 Km orari abbatterono 42.000 ettari di foreste.

A distanza di un anno il fortissimo vento si ripresenta. Questa volta spirando in senso opposto prende di mira la copertura del palazzetto del Centro Paolo VI, facendo letteralmente volare le lamiere sul campetto di calcio adiacente, anche qui per fortuna in un orario che non era frequentato dai ragazzi.

Questi eventi che si ripresentano con più frequenza ci impongono una riflessione che riguarda tutti, attinente ai nostri comportamenti individuali e al modello di sviluppo che ha portato al surriscaldamento del pianeta. Ci chiede anche di fare la nostra parte per prevenire danni gravi a cose e persone. E’ un campanello d’allarme che ci avvisa che la manutenzione ordinaria e straordinaria ( quando necessaria) degli alberi di alto fusto debba essere sempre tenuta in grande considerazione soprattutto per gli alberi che hanno un apparato radicale superficiale e una folta chioma che al primo colpo di vento può provocarne la caduta.

Per essere chiari, oggi non basta più mantenere le distanze di legge ( 3 metri per alberi di alto fusto) per stare tranquilli, ma è necessario controllare anche l’altezza e conoscere il tipo di albero.


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