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I nubifragi di agosto hanno lasciato il segno anche a Barzanò

A agosto come di consueto, molti barzanesi erano in vacanza. Tanti anche quelli rimasti in paese. Alcuni di loro hanno visto di persona i danni causati da precipitazioni piovose di rara intensità che hanno danneggiato zone residenziali, artigianali e industriali soprattutto nelle vicinanze dei torrenti.

I principali corsi d’acqua sono la roggia “Gambaione” che scende da Sirtori attraversa la strada provinciale della “Santa” e S.Feriolo dirigendosi verso Cremella. L’esondazione in diversi punti ha procurato danneggiamenti nella parte nord  e la stessa passerella di via Verdi che copre la roggia è stata sollevata dalla furia delle acque.

Anche il torrente “ Brancale” che dal centro paese scende verso via Da Vinci è esondato più volte in particolare nella zona artigianale di Dagò sotto la Campagnola per  un’altezza di 80 centimetri.

In questo caso la fuoriuscita delle acque oltre che all’intensità delle precipitazioni, è dovuta anche al fatto che una parte di territorio prima prato è stato coperto da nuove urbanizzazioni senza aver posto in essere contromisure sufficienti e in particolare un adeguato sistema di raccolta e convogliamento nella roggia delle acque. Questo aspetto va tenuto in grande considerazione dall’amministrazione pubblica che ha impiegato recentemente risorse per ampliare la portata della zona intubata.

Con questa operazione sembrava risolto definitivamente il problema che purtroppo si è ripresentato con la costruzione dei nuovi manufatti industriali. E in futuro è facile prevedere che l’urbanizzazione della rimanente area aggraverà ulteriormente la situazione se non verranno realizzati i citati interventi e la pulizia dell’alveo del torrente invaso dai detriti.

I nubifragi hanno poi messo in evidenza se ce ne fosse stato ancora bisogno quanto è sbagliato da parte dell’amministrazione comunale insistere sul mantenere il percorso del sentiero nella pineta del cimitero. Con quella forte pendenza ancora una volta tutta la ghiaia e la terra sono stati trasportati a valle cioè sul vialetto che porta alle scuole. Non è ora di dire basta e di trovare una soluzione definitiva?

Altre zone del territorio sono state colpite come in via dei Mille (case e capannoni). E non è tutto qui certamente. Basta fare un giro a valle dei corsi d’acqua. Per questo occorre predisporre se non è stato fatto un monitoraggio preciso delle  situazioni più delicate e a rischio. In futuro tutti i comuni compreso il nostro dovranno tenere molto in considerazione questi problemi.

Lo sviluppo, la programmazione e la manutenzione del territorio sono argomenti da valutare sempre più con grande attenzione..


1 Comments Add Yours ↓

  1. LuciaTorricella #
    1

    Quando piove e fà danni vengono scritti fiumi di parole che esondano dappertutto. Poi silenzio,non se ne parla più fino
    ai prossimi danni. Ben venga che se ne parli anche quandonon si è … con l’acqua alla gola, con la dovuta calma per pensare a come evitare film già visti e a fare le manutenzioni
    necessarie.



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