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PISCINA CONSORTILE: 2013 UN ANNO DIFFICILE.


Intervista all’assessore ai Lavori Pubblici Michele Cazzaniga

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L’assessore ai Lavori Pubblici Michele Cazzaniga

Sula Piscina Consortile di Villanova nel 2013 sono stati scritti sulla stampa locale molti articoli per informare i cittadini.
Al riguardo il Barzanese per avere un quadro più completo della situazione a seguito dei lavori eseguiti ha rivolto alcune domande all’assessore Michele Cazzaniga che ha seguito insieme al Sindaco e all’amministrazione comunale l’evolversi degli avvenimenti.

Ingresso della Piscina Consortile

Ingresso della Piscina Consortile

Il 2013 è stato un anno difficile per la piscina intercomunale di Villanova. Quali problemi sono stati affrontati?

Si è svolto principalmente un lavoro di messa in sicurezza della copertura della piscina. Con le nevicate di febbraio si è arrivati alla rottura di una delle travi secondarie del tetto. Per fortuna non si è avuto un crollo della stessa in quanto si è “appoggiata” alla parete di finitura che copriva i muri in cemento armato. Appena si è avuta notizia del distacco è stata predisposta l’ordinanza di chiusura della struttura per motivi di incolumità pubblica. Da quell’atto si è iniziata la procedura di somma urgenza per poter procedere con la messa in sicurezza della copertura e cercare di riaprire le piscine nel più breve tempo possibile.
In ordine i lavori hanno riguardato:
-realizzazione di un ponteggio sui muri perimetrali a sostegno delle travi secondarie;
-studio completo dello stato di conservazione di tutte le travi in legno (sia principali che secondarie) in più punti delle stesse;
-studio della resistenza delle mensole di acciaio che agganciano le travi secondarie a quelle principali.
Dopo questa prima fase di messa in sicurezza parziale e di studio è stata redatta dai progettisti una priorità d’intervento. Così, con il primo intervento ultimato in marzo, sono state sostituite tutte le travi e le mensole d’acciaio che erano state classificate con il peggior grado di conservazione e sono state messe in sicurezza le zone dei lucernari aggiungendo un nuovo elemento ligneo. Così facendo si è potuto riaprire l’utilizzo delle piscine il prima possibile per creare il minor disagio possibile.

Marzo 2013: il ponteggio montato per i lavori

Marzo 2013: il ponteggio montato per i lavori

L’idea è stata infatti quella di posticipare alcuni interventi nel periodo estivo in modo da poter lavorare con più calma e sicurezza sfruttando la concomitanza dell’apertura delle vasche esterne. Infatti nella relazione del progettista allegata all’ordinanza di riapertura della struttura si dava un nullaosta a scadenza: ovvero si poneva come limite settembre per effettuare tutti gli altri interventi richiesti per l’idoneità statica e, nel caso in cui non si fossero eseguiti entro quella data, la struttura doveva essere chiusa.
Con il secondo intervento, oltre alla sostituzione di altre travi e mensole si è proceduto a sanare parte delle murature in calcestruzzo armato che presentavano evidenti segni di deterioramento dovuti alla corrosione delle armature ed a rinforzare i pilastri che sostengono le travi principali lignee sempre per lo stesso motivo.
In totale sono state sostituite 23 travi secondarie e 134 mensole d’acciaio.

La zona degli scivoli

La zona degli scivoli

Quali sono stati i costi di questi lavori?

Siamo ancora in attesa della verifica contabile degli ultimi lavori però i dati dovrebbero essere già abbastanza precisi. Il primo lotto di intervento è costato €72.835,05 mentre il secondo €158.946,59, per un totale di €231.781,64.
Questo costo è suddivisa tra tutti i comuni che partecipano al consorzio della piscina, però essendo Barzanò il comune capofila e per come è stato previsto in convenzione, tutti i costi figurano solo sul bilancio del nostro comune. Infatti il gestore della piscina versa annualmente l’affitto al nostro comune e tutte le spese di manutenzione straordinaria o di lavori come quelli di questa volta devono essere pagati dal comune di Barzanò incidendo sul patto di stabilità. Si può dire che negli anni scorsi si è beneficiato, a livello di patto di stabilità, dell’entrata dell’affitto in quanto era più alto di quello che poi veniva speso nelle manutenzioni, mentre quest’anno è avvenuto l’opposto.

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L’esterno della piscina al termine dei lavori

La fermata degli impianti in particolare in primavera ha procurato un danno economico. Come verrà affrontato?

Per quanto riguarda il risarcimento alla società che gestisce l’impianto, è stata messa a bilancio in via cautelativa la cifra
corrispondente all’affitto annuo. Successivamente alla presentazione delle quantificazioni del danno economico i Sindaci valuteranno e decideranno quanto rimborsare.

La piscina vista dall'esterno

La piscina vista dall’esterno


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