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Incontro di conoscenza con i profughi

“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere”.

Si legge questa frase di Pablo Picasso in un quadretto appeso ad una parete dell’appartamento di via dei Mille che ospita sei giovani uomini provenienti da Mali, Senegal, Nigeria e Gambia.

A Barzanò, da qualche mese, è attivo un progetto SPRAR, il sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati, gestito dalla cooperativa La Grande Casa di Sesto S. Giovanni, i cui responsabili hanno deciso di organizzare un incontro informale per permettere a chiunque lo desiderasse di conoscere più da vicino una realtà che ci coinvolge tutti.

La Coordinatrice dello Spazio Mondialità, Veronica Besana, ha ringraziato tutti i presenti per aver accettato l’invito “all’Aperitivo di Conoscenza” nella casa “Amani –Haldebaran” (nome scelto dal responsabile dei progetti per il territorio lecchese) mettendo in evidenza che tutti i ragazzi presenti nella struttura sono in regola con le domande di protezione internazionale, oltre che impegnati in percorsi lavorativi.

Alcuni di loro, prima di arrivare a Barzanò, risiedevano presso i Missionari della Consolata di Bevera . “Quando si è iniziato a parlare dell’arrivo in paese  dei ragazzi, sono state espresse preoccupazioni  legittime da parte dei residenti che prefiguravano una difficile convivenza. Queste preoccupazioni sono venute meno con il trascorrere dei mesi “ ha detto Il Sindaco Giancarlo Aldeghi presente all’incontro con diversi amministratori comunali. Quanto affermato dal Sindaco è stato confermato anche dai residenti nell’area condominiale presenti per l’occasione.

Il responsabile dei progetti SPRAR per il territorio lecchese Fabio Benedetti ha dichiarato che l’esperienza di Barzanò è positiva e che questa iniziativa, come altre, tende a relazionarsi con le istituzioni, con le associazioni, perché collaborando si migliora la vita di tutti. All’incontro, insieme a numerosi singoli cittadini, erano presenti anche i rappresentanti di diverse associazioni locali, con le quali non si escludono collaborazioni per far fronte a piccoli interventi di volontariato.

 

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